USA 2011 ON THE ROAD : 06/09/11

Per riprenderci dalle luci di Las Vegas, niente meglio di un po' di trekking al Grand Canyon. "Un po'" in realta' risulta essere un eufemismo, in quanto in 4 giorni di permanenza al parco abbiamo percorso piu' di 50 km a piedi, lungo sentieri dove osano solo i muli!

Per riscaldarci il primo giorno percorriamo una quindicina di km lungo il rim, il sentiero che segue il bordo del Grand Canyon sul lato sud. Panorama da urlo, giudicate voi dalle foto.

Il giorno successivo, tonici al punto giusto affrontiamo il Bright Angel Trail, il sentiero piu' frequentato del parco, che scende dentro al Grand Canyon.

Il nostro obiettivo e' piuttosto ambizioso, vogliamo arrivare al Plateau Point, che si trova a 6 miglia dalla partenza del sentiero. In discesa partiamo baldanzosi e allegri e arriviamo senza eccessivo sforzo al Plateau, dal quale si ammirano il Colorado e le sue rapide. Appena iniziamo la risalita perdiamo il sorriso... il sentiero e' decisamente ripido e con piu' di 30 gradi e il sole che batte non e' semplice. La cosa divertente di queste avventure sono gli incontri che si fanno lungo il sentiero, tutte persone distrutte e con le gambe a pezzi, con cui scambiare 2 parole per distrarsi. Alla fine del sentiero ci facciamo le foto con un gruppo di indiani (dell'India), che hanno effettuato la risalita al nostro stesso (lentissimo) passo.

Inutile dire che il giorno dopo non ci muoviamo...

Ma dopo esserci ripresi un paio di giorni con un po' di defaticamento sul rim in pianura, si riparte con il South Kaibab Trail. Sveglia alle 4.30 del mattino per vedere l'alba dal rim e dopo una sana colazione si parte. L'intenzione era di non stancarci troppo, anche perche' il sentiero non e' provvisto di acqua e ci tocca portarne 8lt sulle spalle (di Angelo), in realta' presi dallo spirito di avventura scendiamo fino al fiume Colorado (impresa sconsigliata da tutti i ranger) e ci facciamo un pediluvio nelle sue gelide acque. La discesa come al solito e' faticosa, ma fattibile, il bello viene quando risaliamo dopo esserci refrigerati. Il primo tratto di sentiero e' ripidissimo e la temperatura non aiuta di certo. E' senza dubbio la scarpinata piu' faticosa che abbiamo mai fatto, ma dopo 11 ore di cammino e 14 miglia percorse siamo di nuovo al camper, letteralmente distrutti, ma soddisfattissimi dell'impresa compiuta.

Qui di seguito tutte le immagini delle nostre prodezze...

PS: pubblico questo post da un hostal di Panama City, tramite un computer dove gli accenti non esistono. Per questo li ho sostituiti tutti con tanti piccoli apostrofi... il meglio che ho trovato per rimpiazzarli.